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Chirurgie Secondarie

La chirurgia secondaria della mammella, anche note come chirurgia di revisione, è un insieme di interventi volti a correggere o migliorare i risultati di una precedente procedura di chirurgia mammaria. Questo tipo di interventi possono essere richiesto per ragioni estetiche, funzionali o in caso di complicazioni derivanti dall'intervento iniziale. L’obiettivo è ripristinare l’armonia, migliorare il comfort della paziente e garantire risultati più soddisfacenti e duraturi.

La chirurgia secondaria del seno è altamente personalizzata e può includere:
  • Sostituzione delle protesi: necessaria in caso di usura, rottura o insoddisfazione estetica legata alle protesi precedenti.

  • Correzione di asimmetrie: interventi per riequilibrare le dimensioni o la forma dei seni.

  • Risoluzione di complicanze: come contrattura capsulare, dislocazione delle protesi o visibilità anomala dei margini.

  • Riparazione estetica: miglioramento di cicatrici o risultati non ottimali derivanti dall'intervento iniziale.

A seconda della complessità del caso, la procedura può includere una combinazione di tecniche chirurgiche, come la revisione delle cicatrici, la mastopessi, la sostituzione protesica e il lipofilling.

La chirurgia secondaria è indicata per pazienti che presentano:
  • Complicanze post-operatorie: contrattura capsulare, infezioni o rottura delle protesi.

  • Insoddisfazione estetica: mammelle asimmetriche, protesi mal posizionate o cambiamenti nel risultato estetico dovuti al tempo.

  • Modifiche desiderate nel volume: aumento o riduzione del volume rispetto al risultato iniziale.

  • Effetti dell’invecchiamento: ptosi mammaria o perdita di tonicità che richiedono ulteriori correzioni.

Il risultato definitivo della chirurgia secondaria del seno è visibile dopo circa 3-6 mesi. Il seno apparirà più armonioso, proporzionato e in linea con le preferenze estetiche attuali della paziente, migliorando anche eventuali disagi fisici o psicologici legati al risultato precedente.

  • Ripristino dell’armonia e della simmetria del seno.

  • Risoluzione di eventuali complicanze per migliorare il comfort e la sicurezza della paziente.

  • Personalizzazione del risultato estetico in base alle esigenze e preferenze attuali della paziente.

Le pazienti devono comprendere che:

  • La chirurgia secondaria può migliorare notevolmente i risultati precedenti, ma potrebbe non risolvere completamente tutti i problemi estetici o funzionali.

  • I risultati definitivi richiedono tempo, poiché la mammella deve stabilizzarsi dopo l’intervento.

La preparazione per una chirurgia secondaria del seno è fondamentale per garantire risultati ottimali. Include:

  • Valutazione dettagliata della situazione attuale del seno, delle protesi, se presenti, e della documentazione clinica pregressa.

  • Esami diagnostici: esami ematici, ECG, ecografia/mammografia e RMN.

  • Pianificazione personalizzata dell’intervento in base alle esigenze e alle aspettative della paziente.

  • Consigli alimentari e sospensione di farmaci: evitare alcol, fumo e medicinali che potrebbero interferire con la guarigione.

In cosa consiste l'intervento?

Indicazioni

Risultato finale

Preparazione all'intervento

Decorso post operatorio

Il recupero da una chirurgia secondaria può essere leggermente più lungo rispetto a un intervento primario, poiché i tessuti sono già stati operati. Le principali indicazioni includono:

  • Primi giorni: dolore e gonfiore moderati, controllabili con farmaci analgesici. Sin da subito le braccia possono e devono essere utilizzate per le attività di vita quotidiane evitando sforzi.

  • Prima settimana: gonfiore e lividi sono comuni, ma iniziano a diminuire progressivamente.

  • Prime 4 settimane: è necessario evitare sforzi fisici e attività intense. È consigliato indossare un reggiseno contenitivo giorno e notte.

  • 4° - 8° settimana: graduale ripresa attività fisica, con carichi intensi dalla 6° settimana. È consigliato indossare un reggiseno contenitivo solo di giorno (in certi casi fino al terzo mese compreso).

  • Follow-up: il chirurgo programmerà visite di controllo per monitorare la guarigione e valutare il risultato finale.

Rischi e complicanze

La chirurgia secondaria presenta un'incidenza maggiore di complicanze rispetto all’intervento primario, tra cui:

  • Infezione: trattabile con antibiotici o, in casi estremi, rimozione della protesi.

  • Contrattura capsulare: indurimento del tessuto cicatriziale intorno alla protesi.

  • Dislocazione della protesi: richiede un intervento correttivo.

  • Alterazioni della sensibilità: più frequenti in mammelle già operate.

  • Cicatrici più evidenti: legate a ulteriori incisioni necessarie.

  • Difficoltà tecniche: dovute alla presenza di tessuto cicatriziale o danni ai tessuti preesistenti.

  • Ritardata guarigione delle ferite: più frequenti in chirurgie secondarie, in particolare modo in pazienti predisposti e che non abbiano cessato di fumare in preparazione all'intervento.

  • Ematoma/sieroma: in base all'entità possono essere trattati conservativamente o mediante reintervento.

  • Asimmetria residua: a volte richiede una revisione chirurgica.

  • Cicatrici ipertrofiche o cheloidi: rare, ma possibili in pazienti predisposte.

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